Ebbene sì. Almeno secondo quanto riferito dall’Agenzia delle entrate nella nota stampa del 13 giugno 2022, a commento dell’ordinanza n. 14853 dell’11 maggio 2022, con la quale la Corte di cassazione avrebbe ritenuto “illegittimo lo scomputo dell’imposta sul valore aggiunto per i costi straordinari ed esorbitanti di ristrutturazione dello studio professionale condotto in locazione. Il professionista non ha diritto alla detrazione Iva sulle spese sostenute per la ristrutturazione dello studio condotto in locazione. Il beneficio scatta solo in caso di lavori di adattamento e non radicali che, tra l’altro, spetterebbero al proprietario locatore”.