Consulenza fiscale negli EAU
Grazie alla collaborazione con professionisti esperti di consulenza alle imprese, Approvato & Partners è in grado di accompagnare il cliente nell'analisi del mercato di Dubai, di Abu Dhabi e degli altri Emirati Arabi Uniti e dei Paesi del Golfo per verificare l'opportunità e la convenienza di iniziare ad operare in loco.
Oltre a questo servizio, offre anche:
- verifica dell'effettiva esistenza di opportunità di business, mediante contatti diretti;
- assistenza nella creazione del business plan e nell'individuazione delle strutture giuridiche più adatte per operare sul posto;
- assistenza nell'individuazione delle strutture logistiche (uffici, showroom) o per la partecipazione a Fiere
- assistenza nell'individuazione del partner commerciale;
- assistenza nel reperimento di fondi e finanziamenti;
- individuazione di gare di appalto ed assistenza per la partecipazione alle stesse;
- assistenza nella redazione dei contratti commerciali (joint-venture, agenzia, distribuzione, compravendita, lavoro, affitto, etc.);
- assistenza in materia di diritto dell'immigrazione (visti) e del lavoro;
- eventuale redazione di pareri:
- traduzioni giuridiche.
Corporate
Consulenza imprese a Dubai
Il servizio riguarda:
- analisi di fattibilità della richiesta della clientela;
- inquadramento della fattispecie alla luce della normativa vigente in Italia;
- valutazione della fattispecie alla luce delle disposizioni tributarie italiane antielusive (CFC rules, indeducibilità dei costi, transfer pricing, etc.)
- adeguata informativa alla clientela sulle implicazioni fiscali ed eventuale redazione di pareri sulla fiscalità delle transazioni alla luce del diritto tributario italiano;
- coordinamento con il commercialista del cliente;
- traduzioni giuridiche.
Diritto del lavoro
Il servizio riguarda fra l'altro:
- consulenza fiscale per i soggetti italiani che intendono spostare la residenza negli Emirati Arabi Uniti a seguito di assunzione in loco;
- consulenza fiscale a società emiratine (mainland e free zone) che hanno alle dipendenze soggetti italiani
Perchè scegliere DUBAI
Dubai gode di uno dei più alti redditi pro-capite al mondo, politiche statali che consentono il pieno rimpatrio del profitto e del capitale, nessuna imposta sul reddito, nessuna tassa societaria. Dubai è un terreno fertile in continua evoluzione, che si nutre non solo di modernità, lusso, finanza e tecnologia, ma anche di tradizione e cultura. È un ecosistema completo e complesso, in fortissima crescita, capace di dare ancora molto frutto. Non solo. Dubai è di fatto la porta privilegiata per chi guarda ad Oriente: si trova strategicamente posto al centro del Medioriente, affacciato sul mare, a sole tre ore di volo da un mercato, quello indiano, con 1,3 miliardi di potenziali consumatori. Ecco perché ogni anno è scelta da una moltitudine di investitori internazionali e da aziende di ogni dimensione, anche, e sempre di più, da quelle italiane. Tuttavia Dubai, e in genere, gli Emirati Arabi Uniti, sanno offrire il meglio di sé a chi ne conosce appieno le regole e sa rispettarle. Premia chi sa padroneggiare non solo gli aspetti giuridici, fiscali ed economici, ma anche quelli più prettamente di relazione umana e culturali.
EMIRATI ARABI UNITI
Gli EAU sono una federazione composta da 7 emirati: Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Umm Al Quwain, Ras Al Khaimah e Fujairah. L’Arabo è la lingua ufficiale, sebbene l’inglese sia molto parlato, unitamente al Hindi e Urdu. Prima del 1971, erano noti come gli Stati della tregua (Trucial States), con riferimento ad una tregua imposta nel XIX secolo dai britannici ad alcuni sceicchi arabi che non contrastavano, e anzi favorivano, attività piratesche miranti a colpire il naviglio transitante nel tratto di mare di loro competenza. La religione ufficiale è l’Islam.
La politica economica di Dubai si basa sulla salvaguardia e sul rispetto della libertà di praticare qualsiasi tipo di attività e di fornire tutti i servizi. Non ci sono restrizioni sulle importazioni ed esportazioni, tranne alcune limitazioni minori. Il Governo di Dubai ha pianificato una strategia economica di lungo termine. L’aspettativa è quella di creare una roadmap per il progresso economico dell’Emirato attraverso l’istituzione di un quadro comune allineando tutte le politiche e i piani di sviluppo e coinvolgendo il settore privato nella sua attuazione.
Produttori ed esportatori internazionali possono liberamente condurre affari con gli importatori e commercianti con sede a Dubai. Questo tipo di schema può essere adatto per un commercio a basso volume. Tuttavia, per un rapporto commerciale costante, le aziende estere potrebbero voler prendere in considerazione una forma più stabile di rappresentanza. Le pratiche commerciali negli Emirati Arabi Uniti sono in linea con gli standard internazionali, le specifiche tecniche complete devono essere fornite con i prezzi CIF (Cost, Insurance and Freight, in italiano: costo, assicurazione e nolo). Gli Emirati Arabi Uniti sono membri del WTO. Solo gli importatori che hanno adeguata licenza di commercio possono svolgere le importazioni negli Emirati Arabi Uniti. Prima del 1984, ogni emirato aveva procedure autonome che regolavano le operazioni commerciali straniere. La legge federale n.8 del 1984 e la sua modifica con legge federale n.13 del 1988 - la c.d. ‘Legge delle Società Commerciali’ - “rende obbligatorio che le società debbano essere interamente di proprietà di cittadini emiratini o che gli stessi cittadini debbano possederne almeno il 51% del capitale sociale, mentre il restante 49% può appartenere a soggetti stranieri.
Costituire una società commerciale in una zona franca può essere un’opzione attraente per gli investitori stranieri e le imprese. Le Free Zones contribuiscono a stimolare l’economia attirando investimenti esteri diretti, generando posti di lavoro, aumentando le esportazioni non petrolifere, favorendo la creazione di nuove realtà imprenditoriali attraendo conoscenze, competenze e tecnologie per il paese. Caratteristiche principali della Free Zones:
- 100% di proprietà straniera
- 100% esenzione dazi doganali sull’import ed export
- 100% rimpatrio dei capitali e dei profitti
- Nessuna imposta sulle imprese, nè imposte sul reddito personale garantite da 15 a 50 anni, a seconda della zona S. Nessuna restrizione di assunzione dei dipendenti.
La Dubai Customs richiede procedure semplici per il transito doganale dei beni, con procedure in sintonia con le leggi regionali e internazionali, in accordo con le best practice adottate a livello internazionale.
La tassazione negli EAU, in assenza di una normativa federale, è demandata all’autonomia decisionale dei singoli emirati che lo compongono. Esistono legislazioni sulla tassazione in vigore negli Emirati di Abu Dhabi, di Dubai e Sharjah, che stabiliscono una tassazione generale per le società. Per esempio una tassazione sul reddito è prevista dall’Emirato di Dubai con un decreto del 1969 (Dubai Income Ordinance of 1969 and Dubai income tax decree and its amendment 1970). Queste normative non vengono applicate. Gli unici ambiti di applicazione delle tasse negli EAU sono il settore Oil & Gas (fino al 55%), bancario-finanziario (fino al 20%) e alberghiero (fino al 15%), oltre ad alcune tasse indirette applicate dalle Municipalità e sull’immigrazione. Sostanzialmente non esiste tassazione personale né societaria.
La Shari’a islamica costituisce il principio guida e la fonte del diritto in Dubai. Tuttavia vengono adottati principi di diritto civile, analoghi a quelli del diritto egiziano. Il flusso di imprese commerciali e industriali regionali e internazionali a Dubai e negli Emirati Arabi Uniti nel corso degli ultimi 30 anni ha portato ad adottare e attuare varie forme di codici federali di diritto. Alcuni di questi codici federali si applicano sia a Dubai che in altri emirati, trattano di diritto.
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